Weekend Veneziano

All’inizio di questo mese ho fatto un piccolo viaggio a Venezia con alcuni amici.
La causa scatenante sono state due mostre fotografiche: quella su Willy Ronis alla Giudecca (che termina il 6 gennaio) e quella gratuita su Francesca Woodman (terminata da pochi giorni).
Venezia è una città che ha fatto parte del mio passato, perché meta di un amore di un amore a distanza che faceva tappa in tutti i posti in cui fermava il treno tra Firenze e Pordenone. Ma ne avevo ricordi offuscati e anche un po’ malinconicamente tristi, a causa dell’epilogo di quell’amore.
Quindi questa gita, quindi, mi ha portato ad una riscoperta della città, in un periodo dell’anno di basso turismo che ci ha consentito una visione diversa da quella a cui siamo abituati.
Per andare a Venezia abbiamo scelto Italo, siamo partiti subito dopo lavoro arrivando a destinazione per l’ora del cicchetto che abbiamo fatto in uno dei tanti bar che lo propongono, per poi andare a cena all’Antica Osteria Ruga Rialto, che ci era stata consigliata da amici.
Poi abbiamo iniziato un giro in notturna di Venezia che ci ha fatto vedere la città con occhio diverso, dato che non girava molta gente vista l’ora e la temperatura non proprio ideale.
Per dormire la prima notte siamo andati direttamente nell’isola della Giudecca, presso uno degli ostelli Generator in cui avevamo prenotato una camera da quattro con bagno interno. La stanza non è proprio delle più spaziose, e a dirla tutta avrebbero potuto avere alcuni accorgimenti in più, ma la vista senz’altro ripaga! E’ utile sapere che i battelli girano tutta la notte e quindi non ci sono difficoltà a raggiungere l’isola nemmeno alle 2 di notte (come nel nostro caso)
Il sabato abbiamo iniziato il nostro tour fotografico con la visita della bellissima mostra su Ronis che mi ha entusiasmata più di quanto credessi. Poi ci siamo diretti a Venezia con il battello. Qui abbiamo pranzato con tramezzini al Bar La Toletta (seguendo anche qui un consiglio). Ci siamo poi diretti verso San Marco per vedere il famoso negozio Olivetti (bene FAI) che alcuni di noi hanno anche visitato. Dopodiché ci siamo diretti alla mostra di Francesca Woodman. Questa mostra è stata un po’ più deludente dell’altra perché le foto erano davvero piccole e prive di descrizione alcuna, se non quella della brochure messa a disposizione all’ingresso.
Dopo la mostra le strade si sono divise: qualcuno è tornato a Firenze, mentre io e una amica siamo rimaste per una seconda notte, con l’intento di visitare Burano.
Dopo essere andate al nostro B&B ed aver appoggiato gli zaini, ci siamo preparate per la cena che, sempre sotto consiglio di amici, abbiamo deciso di consumare all’ Osteria Al Diavolo e l’Acquasanta.