Mantova, seconda parte

(Post rimasti sola punta di tastiera, riguardo la giornata del 1 aprile)

Contadinostrano mi è piaciuto così tanto che oggi ci ho fatto anche colazione oggi. Cappuccino e un pezzo di ciambellone: torta paradiso con gocce di cioccolato e cioccolato bianco sopra… non male!

Poi sono partita a piedi verso il centro, senza avere idea di dove andare. Ho visto le indicazioni per Palazzo Te e mi sono avviata da quella parte senza un motivo preciso. Quando sono arrivata ecco che nel giardino mi appare una locomotiva, proprio come quella che c’era nel giardino dove mi portavano sempre i miei da piccola, che emozione! Scatto qualche foto alla locomotiva poi mi siedo e scatto un po’ di foto alle persone che passano, infine faccio un giro intorno palazzo ma decido di non entrare (però poi mi hanno detto che sarei dovuta entrare perché merita, quindi non escludete a priori l’idea di farlo… Valutate).

Decido di avviarmi verso il centro, perché mentre stavo andando a Palazzo Te avevo notato un cartello che promuoveva una mostra che si trovava al Palazzo della Ragione: “vite di cartone” di Gianfranco Gentile. La mostra non era fotografica, come sembrava dal cartellone, ma si trattava di disegni incollati poi sul cartone ondulato. L’ingresso alla mostra dava anche la possibilità di visitare La Torre dell’orologio. Il tutto a 6€

La via per andare al Palazzo della Ragione, via Principe Amedeo, è la stessa che il principe faceva per andare dalla villa estiva (Te) al Palazzo Ducale. Ci sono diversi palazzi lungo questa strada, e alcuni sono sede di mostre . Io però mi sono limitata a guardarli da fuori.

Prima di raggiungere Palazzo della Ragione ho trovato un mercato di prodotti locali e agricoli si trattava di un mercato che viene fatto tutti i sabati, è stata una bella sorpresa perché è stato un modo per scoprire meglio quali sono i prodotti tipici della cucina mantovana.

Dopo aver visto la mostra e l’orologio sono andata al punto informazioni per farmi dare delle dritte sul cosa vedere e tra i vari suggerimenti ho colto quello del teatro scientifico Bibiena: con soli €2 si può entrare dentro al teatro fino addirittura al palco!  Davvero fantastico!!! Antichissimo e tutto in legno.

A quel punto ero davvero molto stanca e mi sono diretta verso il lago. L’idea iniziale era di sedermi un po’ là per riposare, ma lungo il percorso non ho potuto fare a meno di fermarmi al museo dei Vigili del Fuoco che oltretutto era gratuito. L’ho trovato molto interessante.

Dopo un’ora sdraiata sull’erba del lago sono lentamente tornata fino alla fermata del bus che mi avrebbe portato in albergo e questa volta ha preso quello giusto!

La cena si è fatta aspettare, perché non ce la facevo proprio ad alzarmi di nuovo dal letto.  Alla fine alle 21:30 mi sono fatta coraggio e sono tornata nel solito posto della cena e della colazione per una pizza.

(Del giorno successivo non ho scritto nulla, perché ho fatto ben poco, a parte girare per il centro con il mio trolley al seguito, dato che a Mantova non esiste il deposito bagagli. L’unica informazione di spicco è che ho assaggiato il famoso “risotto Nuvolari o del pilota” che però non mi ha troppo entusiasmato.)

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